Invito a cena con rapina, l’ospite ruba Rolex per 74 mila euro

L’invito a cena si è trasformato in rapina. Ha accompagnato alla porta l’amico con cui si era incontrato per un affare ma ai saluti in due hanno fatto irruzione in casa, lo hanno picchiato e derubato dai Rolex. Per gli Investigatori i tre avevano architettato la rapina. Per la sera di terrore vissuta da un pensionato di 83 anni di Torino, tre persone sono state arrestate dai carabinieri della Compania San Carlo su ordinanza di custodia cautelare della procura di Torino e sono finiti in carcere: Gianluca Stroppiana, 50 anni di Torino, l’amico della cena ritenuto dagli investigatori il basista, Luca De Troia e Rasena Dubovic, di 21 e 27 anni, entrambi residenti a Milano e coppia nella vita. Devono rispondere, a vario titolo, di rapina in concorso e lesioni. I fatti risalgono al 15 settembre. Stando alla ricostruzione degli investigatori, i due uomini si erano incontrati a cena per definire un affare. Una conoscenza d’annata, il pensionato gestiva un night club in centro a Torino mentre l’amico lavorava per un’azienda che in occasione dei set cinematografici che spesso invadono le vie del centro, gestisce le richieste di suolo pubblico. L’ipotesi è che si erano conosciuti al night per poi restare in contatto e quella sera dovevano discutere di un investimento del pensionato in cassette di sicurezza per ombrelloni da spiaggia. L’incubo sarebbe iniziato quando la vittima ha aperto la porta. In quel momento si sarebbero introdotti gli altri due, De Troia, dalle ricostruzioni investigative avrebbe aggredito la vittima urlando “Stai zitto”. Lo avrebbe colpito sul volto, fino a far lo cadere. Poi avrebbe intimato a Stroppiana di restare in silenzio, spogliarsi e di chiudersi in bagno, una scena che per gli investigatori sarebbe stata organizzata.

Dalla casa hanno portato via tre orologi, un Rolex con brillanti dal valore di 60mila euro che la vittima aveva consegnato all’amico per venderlo, un altro di 14mila che aveva al polso e un accendino Cartier placcato in oro. Uno dei Rolex sarebbe poi spuntato in una delle foto social della coppia. Quella sera però un vicino ha sentito le urla e ha chiamato i carabinieri. Durante le indagini gli investigatori non erano convinti della versione di Stroppiana per poi scoprire che conosceva la coppia, quindi De Troia, difeso dall’avvocato Simone Penati, e la sua compagna Dubovic, a cui pochi mesi prima avrebbe proposto un lavoro da modella. La giovane ora è in carcere a Torino, difesa dall’avvocata Ivana Maffeis del foro di Milano, “presenterò un’istanza per chiedere gli arresti domiciliari” spiega l’avvocata. “La mia assistita è Incensurata e al quinto mese di gravidanza. Ha ammesso le sue colpe e ha chiesto scusa, sapeva che in casa non ci sarebbe stato nessuno e non Immaginava il furto degenerasse. Ha anche collaborato per il ritrovamento dei Rolex”.  Per l’avvocato Alessandro Paolini, che difende Stroppiana, “l’ipotesi accusatoria è lacunosa e non si comprende la dinamica e quindi come si sia svolta la rapina, lacune” conclude “che devono essere colmate”

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